La voce è libertà, è attraversare i propri limiti corporei, è connessione,
non è emettere ma ricevere, sentire che sei solo e allo stesso tempo
accompagnato.
La voce è terapeutica, ma anche strumento performativo, è veicolo di
comunicazione, strumento di preghiera, dialogo con la vibrazione della
materia dell’universo.
Per cantare le due corde vocali devono incontrarsi. In un suono funzionale
questo incontro avviene al centro della laringe e si estende per tutta la
loro lunghezza.
Questo evento è stato definito come il più intimo e profondo
incontro che un essere umano posso sperimentare con se stesso, come un atto d’amore.
Credo che la voce rappresenti proprio questo incontro di rara bellezza.
Un’opportunità alla portata di tutti per “toccarsi”, conoscersi e –
attraverso il suono – manifestare la propria natura senza che sia inquinata
da sovrastrutture, paure, limiti o giudizio.
Non insegno ai miei allievi cosa fare con la loro voce ma ci alleniamo ad
ascoltare le risposte del corpo quando un suono viene emesso.
Scopriamo le stimolazioni utili ad attivare un funzionale bilanciamento della
muscolatura e del funzionamento del Sistema Nervoso Centrale.