Why not? è uno spettacolo che utilizza – e sapientamente intreccia – teatro, mimo, danza e verbo, guardando la morte per parlare alla vita. È forse un tentativo d’incontro con la nostra natura impermanente.
Perche no è stata la domanda di partenza della ricerca. Perche alcune cose non le vogliamo vedere, perché non ne parliamo, perché non riusciamo a guardarle nella quiete, ad incontrarle nella presenza…e allo stesso tempo perche farlo?
Vivere è morire? Perché no? Una richiesta d’affermazione amletica per andare oltre la separazione creando un contatto e forse una continuità: perche anche la morte è nella vita. Sentirsi vivi: uno stato dell’essere abbandonato che continua a dis-perdere senso.
I vecchi del mio paese dicevano: “la qualità della tua vita dipende dal coraggio di guardare dritto negli occhi il sapere di morire. Ascoltalo e ricomincerai a vivere“. Why not è uno spettacolo tragicomico che accende i riflettori su quanto l’essere umano sia diventato perfetto nel preoccuparsi di ciò che potrebbe accadere invece di occuparsi semplicemente di ciò che accade veramente.
La Morte, un ambasciatore apparentemente immortale, abita uno spazio dove il tempo è una linea sulla quale si alternano gli opposti: inizi e fini in un sottile equilibrio fra realtà-finzione, verità-gioco, tragedia-comicità, profondità-leggerezza.
Il Protagonista arriva in scena con un messaggio tanto semplice quanto inverosimile: “…signore e signori, questa sera una persona fra di voi morirà…“; .
“…è una gran fortuna, dovreste essere felici perché sapendolo prima, avrete il tempo di prepararvi e preparare la vostra morte…“;
Potrai decidere ad esempio:
– di provare il vestito che desideri usare e non vederti morto con un orrendo capo che tu non avresti mai indossato!
– il testamento con le tue ultimissime volontà.
– la foto da mettere sull’epigrafe, ritoccata ad hoc – perché chissà quale avrebbero messo!
– il trucco per dare tono e vitalità.
– la musica che ami per il tuo funerale.
– puoi chiamare qualcuno – gratuitamente in tutto il mondo e senza scatto alla risposta – per il tuo ultimo saluto da sano.
– un minuto in diretta live per affermare ciò che non hai detto mai e lasciare una testimonianza eterna.
Cose che normalmente non potrai fare perché o muori di colpo o sei troppo vecchio per decidere tu stesso o infermo o psichicamente altrove.
Ma l’imprevisto, come la morte, arriva inaspettatamente. Anche per il nostro Antieroe. Un rovesciamento improvviso che porterà lentamente al disfacimento di tutta l’apparenza e le sovrastrutture dell’Ambasciatore fino ad un poetico quanto inaspettato epilogo.
IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO INTERNAZIONALE DI ARTI MIMICHE
Spettacoli