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Teatro base

INTRODUZIONE

Come suggerisce il titolo di questo seminario, l’obiettivo è quello d’incontrare e sperimentare concretamente, le fondamenta del teatro. Le basi comuni ai vari generi teatrali, gli strumenti che permettono d’incontrare il palco, lo spazio scenico, l’uso del proprio corpo, l’azione teatrale, i focus, la relazione tra gli attori, gli oggetti di scena, la costruzione di partiture fisiche, la creazione di piccoli momenti teatrali, la parola, ecc..
Un’attenzione particolare è dedicata alla qualità di relazione tra i componenti del gruppo di lavoro, nel rispetto delle singole individualità e sensibilità.
SpettAttori di noi stessi, ci alleniamo – come nella vita – per “esser pronti a” .

CONTENUTI

  • anatomia del corpo
  • il respiro nel corpo e nell’azione
  • la disidentificazione dall’Ego
  • il principio della trasformazione
  • le qualità di movimento
  • allenamento dello stato della presenza
  • principi di un’azione: tempo, luogo e dinamica
  • i livelli di energia
  • i quattro elementi
  • la tensione scenica e gli opposti
  • il rettangolo del lavoro
  • la triangolazione scenica: me, il partner ed il pubblico
  • il crescendo drammatico
  • l’oggetto di scena: istruzioni d’uso creative
  • principi di improvvisazione
  • creazione e composizione di piccole scene teatrali

A CHI È RIVOLTO

E’ aperto a tutti: ad artisti, attori, danzatori, circensi e a tutte le persone che intendono approfondire e migliorare le loro competenze e capacità.

Lo studio del personaggio

INTRODUZIONE

Lo studio del personaggio è uno strumento teatrale e pedagogico straordinario che permette di sperimentare e costruire un’identità, un personaggio teatrale credibile, e di conseguenza conoscere meglio se stessi e gli altri.
Nella vita di tutti i giorni abitiamo e sperimentiamo ruoli, spesso senza saperlo. Al lavoro abbiamo un ruolo, in famiglia un altro, con gli amici un altro ancora.
Dunque, cos’è un personaggio ? Come si crea? Qual è il suo appoggio fisico, come guarda il mondo, in che modo ascolta, come ci parla e come si relaziona con gli altri? Perché si comporta in quel modo ? Quali aspirazioni, pensieri, sogni e carattere possiede ?
La metodologia utilizzata è quella di Jacques Le Coque, ma verranno usati elementi provenienti da altri approcci quali Strasberg, Stanislavskij, Tierry Salmon, Grotowski ed altri.

CONTENUTI

  • la carta d’identità
  • preparazione fisica e training fisico
  • i segmenti corporei
  • l’ondulazione
  • i livelli di stato
  • morfing corporeo ed il passaggio anagrafico
  • i motori e l’appoggio fisico
  • i tic
  • esercizio del “moi jeu”
  • dall’animale al processo di umanizzazione
  • lo stereotipo ed il personaggio realistico
  • improvvisazioni singole e di gruppo
  • creazione del proprio personaggio
  • messa in scena di brevi incontri fra personaggi

A È CHI RIVOLTO

E’ aperto a tutti: ad artisti, attori, danzatori, circensi, terapisti, psicologi e a tutte le persone che intendono approfondire e migliorare le loro competenze e capacità in questo ambito.

Azione teatrale e improvvisazione

INTRODUZIONE

Per costruire un’azione teatrale efficace e utile rispetto a ciò che sta accadendo o accadrà sulla scena, bisogna tener conto di moltissime variabili, legate al tempo, allo spazio, a ciò che c’era prima e ciò a cui si tende; occorre allenare una capacità di attenzione molto alta e diffusa su più livelli, comprendere e introiettare le fasi di nascita, crescita e fine: è utile conoscere le regole del gioco, per romperle quando necessario.
L’improvvisazione è quasi un mondo a sé stante nel campo del teatro; segue precisi meccanismi di funzionamento, è allenabile, sviluppa la capacità di rispondere in modo creativo ed in tempi relativamente brevi a differenti situazioni, amplia l’immaginario e crea, sulla scena, la confidenza necessaria nel percorso formativo di base di un artista.
L’obiettivo del seminario è quello di trasmettere le competenze per poter creare una scena teatrale utilizzando l’improvvisazione come uno tra gli strumenti possibili. L’ultima parte del seminario analizza nella sperimentazione pratica la diversità fra improvvisazione e teatro all’improvviso.

CONTENUTI

 

  • la presenza (moi jeu)
  • training attivo-passivo-misto
  • lo spazio del movimento ed il corpo del gesto
  • l’attore in relazione al tempo, spazio e luogo
  • la scomposizione
  • l’azione fisica: nascita, sviluppo e termine
  • le qualità fisiche corporee
  • i livelli di percezione scenica
  • elementi di improvvisazione teatrale
  • teatro all’improvviso
  • box teatrale
  • il cerchio neutro
  • la griglia della creazione

 

A CHI È RIVOLTO

Artisti, attori, cantanti, insegnanti e a tutti coloro che sono interessati a sviluppare le proprie capacità di relazione e creative.

Voce-Parola-Testo

INTRODUZIONE

La parola è uno straordinario strumento di comunicazione. Grazie ad essa l’uomo riesce a dar voce all’intelletto, a cantare, a condividere e scambiare concetti, fantasie, teorie e storie.
Prima di essere veicolata nel mondo, a livello delle corde vocali è forgiata dal suono e dagli spazi interni che attraversa: qui acquista vita e anima che s’integrano con il suo significato e significante.
Quali frequenze contiene la mia voce, come posso svilupparle e a cosa servono? È possibile che l’attenzione di chi ascolta sia attratta non solo dal contenuto di ciò che dico ma dalle caratteristiche della mia vocalità ? Quali sono le parole con cui stimolo la funzionalità del suono, quelle in cui posso giocare il mio potenziale tecnico/attoriale e con cui posso far riposare le corde vocali? Perché alcune voci arrivano molto lontano ed altre faticano a sentirsi? A cosa servono i risuonatori? È utile una voce brillante? Sono in grado di leggere ad alta voce con facilità ed efficacia? Questi e molti altri interrogativi sono materia di sperimentazione e studio in questo seminario, che a partire dallo sviluppo della qualità del suono, entra nel mondo del parlato per sperimentare l’universo del monologo e del testo in generale.

CONTENUTI

Elementi di vocalità funzionale di base per preparare il terreno fertile alla voce.

L’alfabeto, forma e significato delle lettere, la nascita delle vocali, la forgiatura del suono consonantico, il suono e l’impressione sensoriale delle parole, elementi di chirofonetica, la rappresentazione dell’onda del suono delle parole nel corpo e nello spazio, i parametri del suono, il testo come partitura sonora, incontro fra suono e significante e significato, i risuonatori, le sei caratteristiche della voce parlata, lettura a prima vista, interpretazione di un testo.

A CHI È RIVOLTO

Attori, cantanti, speaker, esperti di vocalità, vocal coach, insegnanti, a tutti coloro che interessa un percorso di ricerca e consapevolezza su questo tema.

La maschera

INTRODUZIONE

Apparentemente potrebbe sembrare un travestimento o un nascondiglio per l’attore che la calza, ma al contrario permette all’artista di esplorare e far parlare il corpo, amplificando la potenza e la forza del linguaggio non verbale.
La maschera obbliga chi la indossa a distrarsi dal volto per andare verso un’attenzione più diffusa e integrata con tutti i sensi, non solamente lo sguardo: la sensazione di chi la sta portando spesso è quella di sentirsi nudo.
L’immagine del proprio corpo nello spazio e l’ascolto di tutto ciò che sta accadendo sulla scena diventano più definite e chiare. I risultati e le competenze acquisite durante il lavoro sono strumenti essenziali nell’arte del teatro e servono anche a coloro che non intendono utilizzare la maschera come strumento scenico.

CONTENUTI

  • il corpo: esercizi ed allenamento propedeutico alle maschere
  • la rappresentazione motoria e quella sensoriale di un’azione
  • training dello specchio
  • la segmentazione e la scomposizione
  • osservare, sentire, reagire, restituire
  • calzare e far parlare una maschera
  • esercizio del set fotografico
  • improvvisazione
  • creazione di brevi situazioni in maschera singole ed in coppia

A CHI È RIVOLTO

È aperto a tutti: artisti, attori, danzatori, circensi e tutte le persone che intendono approfondire e migliorare le loro competenze e capacità. A chi non conosce l’argomento e ha il desiderio di incontrare questo mondo sorprendente e ricco di poesia.

Il clown

INTRODUZIONE

Essere Clown significa uscire allo scoperta, accettare di essere soli, darsi e mostrarsi, consapevoli di esser sempre guardati dal pubblico: è un principio di autoironia, significa riuscire a non riconoscersi più con la qualità energetica quotidiana. Spesso è un fallimento, è un lasciarsi attraversare e riprendersi per trasformare la realtà. Essere clown porta sulla scena quella parte di animalità umana spesso nascosta, va nel cuore delle pulsioni e delle emozioni. Chi si fa clown, a volte indossa un naso rosso, come fosse una stella o un pianeta e poi ci fa vedere cosa succede su quel pianeta. I clown pensano in un tempo ed in un modo differente, appaiono per un’urgenza segreta e sanno mentire bene, sanno anche catturare l’attenzione ma non vediamo mai il loro Ego, vengono per regalarci qualcosa e ci emozionano, toccandoci nel profondo.

CONTENUTI

 

  • il corpo clownesco
  • le camminate
  • ritmo ed energia del clown
  • il meccanismo comico
  • il fallimento
  • leader e follower
  • l’apparizione e nascita del carattere
  • nascita del proprio clown
  • trucco e vestizione
  • il pubblico
  • improvvisazioni

 

A CHI È RIVOLTO

Ad attori, danzatori, artisti e a tutti coloro attratti da questo straordinario quanto inafferrabile genere teatrale. Per tutte le persone curiose d’incontrare un infinito mondo poetico.