I seminari sono un tempo ed un luogo di lavoro privilegiato – specifico per un gruppo di persone.
La durata varia a seconda del progetto, può essere da un weekend di due giorni fino ad una settimana, oppure organizzato secondo un calendario prefissato.
Possono essere residenziali in natura o in città, dove i partecipanti ritornano a casa a fine giornata.
Sono utili perché c’è a disposizione un tempo allargato rispetto alla semplice lezione individuale o un corso settimanale. Questo permette di entrare più in profondità nei contenuti, sviluppando passi di lavoro necessari a trasmettere l’informazione, ed integrare con maggior efficacia il contenuto.
Spesso il lavoro non si conclude con la fine del seminario stesso, ma continua a “dialogare” ed interagire con la persona per diverso tempo. Infine, la condivisione in presenza degli altri partecipanti, eleva potenzialmente l’apprendimento e l’assimilazione.
Un Corso è un incontro, un dialogo. E’ un viaggio.
Come un corso d’acqua dove noi siamo l’acqua che scorre nel fluire del tempo. Quello che attraversiamo a volte ci riguarda da vicino, a volte è più lontano.
Ci immergiamo nel flusso della corrente: salti, insenature, vortici, cadute, riposi, acque impetuose o calme fanno parte del gioco, e questo è il bello.
Si fluisce, talvolta attraversando momenti difficili e crisi, altre volte con naturalezza e stupore. Può anche succedere sia necessario fermarsi oppure fare il viaggio insieme ad altre acque.
Giunti al mare, cioè al termine del perCorso, se si riesce a vedersi diversi da quando si è partiti, significa che si è davvero entrati in un processo d’integrazione raffinato e complesso.
Nello scorrere, abbiamo lasciato andare l’inutile e ci siamo arricchiti di nuove possibilità.
Nella mia vita ho scelto di tuffarmi diverse volte anche se credo sia stata la vita stessa a chiedermelo. Mi sono sentito sasso immobile, barca a vela trasportata, surfista impavido, piombo sul fondale, foglia impaurita, cane che annaspa, alligatore, fiocco di neve che svanisce. Lo rifarei, tanto è quello che ho ricevuto e scambiato.
Un corso è prendersi un tempo per sé, è concedersi un’opportunità per stare meglio, per evolvere, è mettersi in gioco, è spostarsi da dove si è, condividere un luogo ed un tempo con altre persone che ci accompagnano.
E’ crescere, modificare, fare fatica, scoprire, stupirsi, avere paura del cambiamento e gioia della consapevolezza acquisita.
Far parte di un corso è entrare a far parte di una piccola comunità, che possiede una propria grammatica di lavoro e regole di convivenza. E’ raro e importante. Porta al nuovo, verso ciò che ancora non sapevo, porta alla vita.
Se un corso fa emergere quello che è utile al nostro (mio e tuo) sviluppo come esseri umani, questo creerà nel tempo bellezza a me ed intorno a me.Riconoscere questa bellezza e vederla negli altri apre le porte ad una gioia profonda. E questo è meraviglioso ma sopratutto necessario.